Il Tevere: perché il percorso è stato modificato

Scritto da Luca Marchei

L'attuale Valle del Tevere era occupata, milioni di anni fa, dall'enorme Lago Tiberino che si estendeva da Sansepolcro fino a Terni e Spoleto, e si divideva in due rami all'altezza di Perugia.

In seguito a sconvolgimenti tettonici, il lago si prosciugò lasciando il posto all'odierna valle attraversata dal Tevere.

Nel corso del VII secolo si formarono i primi nuclei fortificati nella valle, segno del degrado dell'economia agricola e della necessità di controllo non solo militare, ma anche religioso, del territorio, deteriorato dalla grave crisi dell'epoca altomedioevale.

A partire dall'XI secolo ci fu una grande ripresa economica grazie al rinnovamento dell'agricoltura e l'incremento demografico; tale ripresa ebbe come conseguenza un gran numero di insediamenti sia civili che religiosi.

In questo contesto prese corpo l'esperienza politica dei liberi comuni che, sebbene il territorio umbro appartenesse ai duchi di Spoleto e ai marchesi di Toscana, rivendicarono autonomie e privilegi, appoggiandosi all'autorità del pontefice.

Iniziò così un lungo periodo di contrasti; per ridurre i danni i benedettini di San Pietro in Perugia, che avevano vasti possedimenti nella zona pianeggiante presso Casalina, provvidero a deviare il corso del fiume.

La minaccia costante del Tevere ha determinato un comportamento di difesa da parte della popolazione, intimorita dallo stesso che, con le sue inondazioni, invadeva alcuni terreni lasciandone liberi altri e creando le così dette rendite, denominate nell'Ottocento relitti fluviali.

Le rendite del Tevere: cosa sono

Per rendite si indente indicare i nuovi terreni alluvionali creati in seguito alla deviazione del fiume dopo le piene impetuose, non appartenenti a nessun proprietario e quindi appetibili dai confinanti. Le rendite vennero bonificate da parte soprattutto dei Benedettini che vi piantarono vegetazioni tipiche degli ambienti umidi come scarsa e vetrica che venivano poi raccolte e lavorate dai cestaioli di S. Angelo di Celle.

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