Deruta, dalle origini ai giorni nostri

Scritto da Luca Marchei

Le origini di Deruta rimangono in parte oscure come dimostrano le diverse denominazioni che questa ha assunto nel tempo: Ruto, Ruta, Rupta, Direpta, Druida e Diruta, cioè: «rovinata»; da quest’ultimo sembra aver avuto origine il nome Deruta.

Riferimento al nome della città si trova nella concessione delle terre di Deruta fatta intorno al 990 da Ottone III ad alcuni baroni tedeschi che presero il titolo nobiliare di: «nobiles de Deruta».

Non si hanno notizie certe di Deruta prima del periodo medievale.

Verso la fine dell’Ottocento sono stati, però, ritrovati reperti archeologici dimostranti l’esistenza di insediamenti risalenti all’epoca neolitica.

Frammenti di epigrafi, anfore in terracotta, capitelli e sculture testimoniano, inoltre, la presenza abitativa in epoca romana. Sono poche invece le testimonianze che attestano un insediamento etrusco nel territorio.

Nel XIII secolo Deruta ha un proprio statuto (perduto), seguito, nel 1465, da un nuovo documento in volgare che prevede la presenza nel castello, oltre che di un podestà inviato da Perugia, di quattro «boni omini», eletti tra gli abitanti. Nella seconda metà del 1400 gli abitanti della cittadina vengono sterminati dalle pestilenze ed inoltre, durante la Guerra del Sale (1540), Deruta, che si era schierata contro il Papa, subì saccheggi e devastazioni. I primi anni dell'Ottocento furono segnati da violenti contrasti tra giacobini e gruppi di sostenitori della chiesa, che accolsero la restaurazione del governo Pontificio, nel 1814. Nel 1831 Perugia aderì ai moti rivoluzionari che sconvolsero lo Stato Pontificio e così anche Deruta.

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